Ok alla legge sul chilometro zero e filiera corta.

Pubblicata il: 12 Maggio 2022

L’11 maggio 2022, alla Camera dei Deputati abbiamo approvato in via definitiva la legge sulla promozione dei prodotti agricoli e alimentari a chilometro zero e a filiera corta, in linea con la strategia Farm to Fork (“dal campo alla forchetta”) dell’Unione Europea.

La legge definisce cosa s’intende per chilometro zero e filiera corta. Nel primo caso si tratta di prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento provenienti da luoghi di produzione e di trasformazione della materia prima non superiore ai 70 chilometri di raggio dal luogo di vendita o comunque provenienti dalla stessa provincia del luogo di vendita. Questa ulteriore specifica è importante per una provincia come la nostra che ha una dimensione territoriale di oltre 2.700 kmq. La definizione di filiera corta fa riferimento all’assenza di intermediari commerciali tra il produttore e il consumatore, con la specifica che le cooperative e i consorzi non sono considerati intermediari. La legge prevede poi l’istituzione del logo nazionale “chilometro zero” e di quello “filiera corta” in modo tale che questi prodotti siano immediatamente riconoscibili dai cittadini che così possono compiere degli acquisti consapevoli.

I parlamentari Dem sottolineano l’importanza di questo provvedimento che si pone come obiettivo quello di favorire la vendita e il consumo di prodotti del territorio con tutte le loro peculiarità in termini di biodiversità, storia e qualità, valorizzandoli anche sotto il profilo economico; la legge prevede infatti che i Comuni destinino almeno il 30% dell’area deimercati alla vendita diretta dei prodotti a chilometro zero. Si tratta, inoltre, di prodotti che hanno un impatto ambientale più basso a causa della riduzione degli imballaggi e delle emissioni legate al trasporto. La legge avrà quindi conseguenza anche nel territorio bergamasco che tra l’altro è già ricco di esperienze di questo tipo, basti pensare al mercato del Parco dei Colli e al Mercato della Terra di Bergamo che promuovono proprio la filiera corta, il chilometro zero e anche l’agricoltura biologica o comunque a basso impatto ambientale.